È trascorso un anno dalla nomina di Paola Secci alla presidenza del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna e prosegue il suo impegno per “rappresentare al meglio questo ruolo per il bene del Cal e di tutti i comuni sardi. Ce la sto mettendo tutta e continuerò a farlo con l’aiuto di tutti i colleghi che con me condividono il cammino con determinazione e competenza”.
Lo ha detto commossa la presidente Secci sabato scorso quando ha ricevuto dalla Fidapa il premio intitolato a Ninetta Bartoli, la prima sindaca d’Italia, eletta a Borutta nel 1946.
“Dedico questo premio - ha concluso la presidente Cal - a tutti i sindaci e le sindache che tutti i giorni sono minacciati e subiscono atti intimidatori avendo la sola colpa di essersi messi a disposizione della collettività”.
Giunto alla settima edizione, il premio istituito dalla Fidapa è stato consegnato a cinque donne che si sono distinte per il loro impegno.
Paola Secci, sindaca di Sestu come prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio delle Autonomie Locali.
Viviana Latini, assessora alle politiche sociali del Comune di Cagliari, per l’impegno costante, sia nel proprio lavoro che nel suo ruolo politico, contro il disagio delle persone;
Adriana Cammi, dirigente del XIII Reparto Mobile della Polizia di Stato Sardegna’, prima donna in Italia a ricoprire questo incarico.
Desire’ Manca, consigliera regionale, per la sua particolare sensibilità verso i meno fortunati e Viviana Galimberti, oncologa di fama mondiale, luminare nella lotta contro i tumori al seno.
In passato sono state insignite del premio Ninetta Bartoli le seguenti personalità femminili sarde:
Romina Congera; Maria Grazia Calligaris; Angela Nonnis; Daniela Noli; Maddalena Calia; Angela Quaquero; Francesca Barracciu; Simona De Francisci; Alessandra Zedda; Enrica Puggioni; Pupa Tarantini; Maria Grazia De Matteis; Anna Maria Lanzillo e Carmina Conte.